Perchè lo scalping
Il fatto che lo scalping sia normalmente caratterizzato da un numero elevato di operazioni veloci con piccoli target non deve però intimorire il lettore che si sentirà inizialmente più propenso ad approcciare metodologie meno “estreme”: una delle caratteristiche dello scalping è che una volta acquisita la tecnica, l’operatività si attua in modo naturale e quasi inconscio, arrivando a fine giornata più riposati di chi magari ha dovuto gestire un’unica grossa posizione di trading.
Inoltre, il numero di operazioni giornaliere e l’applicazione della tecnica stessa sono aspetti assolutamente soggettivi: alcuni miei allievi infatti si sono attestati su una media dei 20-30 eseguiti/gara, mentre altri non faticano a superare la soglia dei 100: se è indicativamente vero che i più bravi (e la bravura nel trading si misura da quanto si guadagna) tendono naturalmente a fare molti eseguiti, chi rimane sotto il limite dei 30 eseguiti riesce comunque ad ottenere un guadagno medio sufficiente (quantificabile nello scalping in 80-120 euro al giorno).
LA LETTURA LINEARE DEL BOOK
Ma cosa significa esattamente “lettura lineare”? Il book è una maschera informativa che visualizza in tempo reale la distribuzione della domanda e dell’offerta sui 3 livelli più prossimi al prezzo di scambio attuale: leggere lo strumento in modo lineare significa attribuire una valenza direttamente proporzionale a questa domanda ed a questa offerta, deducendo la futura direzione della quota dall’equilibrio di questi due fattori.
Vi chiedo: quante volte vi è capitato di affidarvi ad un grosso supporto in lay, formato da diverse centinaia di pezzi e poi vederlo svanire in attimi, come se fosse fatto cartapesta?
Ed ancora. Quante volte avete notato un prezzo back che, nonostante presentasse tutti i livelli di quota estremamente carichi(domanda elevata) ed il lay praticamente vuoto (offerta scarsa), invece di schizzare verso il basso come logica farebbe supporre, rimaneva inspiegabilmente immobile, ed in alcuni casi addirittura saliva..???
Eppure concettualmente tale metodo di analisi non fa una piega, anche perchè è risaputo che il prezzo è determinato dall’incrocio della domanda con l’offerta: il difetto risiede proprio in una disattenta lettura della famosa legge macroeconomica cosi come avviene per le quotazioni borsistiche da parte dello scalper classico.
Ciò che in ultima istanza fa muovere i prezzi non sono gli ordini posizionati sui vari livelli ma piuttosto quelli che incrociano il prezzo (della domanda e dell’offerta).
Se infatti nessuno avesse la facoltà di incrociare (ovvero di comprare direttamente dalle proposte lay o di vendere direttamente sul dback), dopo un po’ di tempo ci ritroveremo con un book estremamente carico (migliaia di abbinate accumulate sui vari livelli) , ma senza alcuna oscillazione di prezzo : il titolo in questione sarebbe destinato ad un’eterna immobilità.
Purtroppo, per quanto gli incroci siano importanti occorre tener presente che:
1. Molti degli incroci sono spesso finti: chiunque può posizionarsi con un grosso ordine sulla lettera e poi defilarsi in prossimità dell'esecuzione dando cosi l'illusione di un abbinamento che non cè stato (è questa l'importanza principe del controllo dei volumi)
2. Affermare che il prezzo è meccanicamente ed in ultima istanza determinato dagli incroci, non significa affermare che è chi incrocia che sa già dove andrà il mercato.
3. La maggior parte dei trader incrocia, e ciò di fatto rende inverosimile riuscire a riconoscere se un determinato incrocio e ad opera di una mano forte (anche book o grosso giocatore) o da un numero sostanzioso di giocatori con stake bassi…
L’unico momento in cui l’incrocio ci fornisce un’indica zione univoca è quando si verifica il cosiddetto movimento finale reale, ovvero quando esce da una fase di congestione (che nascondeva accumulazione o distribuzione) con un movimento esplosivo (le mani forti avendo esaurito le necessità cumulative o distributive lasciano andare il prezzo nella direzione a loro favorevole, catalizzando ulteriori acquisti , non più però posizionandosi con grossi ordini, ma incrociando loro stessi i livelli).
Il fatto che lo scalping sia normalmente caratterizzato da un numero elevato di operazioni veloci con piccoli target non deve però intimorire il lettore che si sentirà inizialmente più propenso ad approcciare metodologie meno “estreme”: una delle caratteristiche dello scalping è che una volta acquisita la tecnica, l’operatività si attua in modo naturale e quasi inconscio, arrivando a fine giornata più riposati di chi magari ha dovuto gestire un’unica grossa posizione di trading.
Inoltre, il numero di operazioni giornaliere e l’applicazione della tecnica stessa sono aspetti assolutamente soggettivi: alcuni miei allievi infatti si sono attestati su una media dei 20-30 eseguiti/gara, mentre altri non faticano a superare la soglia dei 100: se è indicativamente vero che i più bravi (e la bravura nel trading si misura da quanto si guadagna) tendono naturalmente a fare molti eseguiti, chi rimane sotto il limite dei 30 eseguiti riesce comunque ad ottenere un guadagno medio sufficiente (quantificabile nello scalping in 80-120 euro al giorno).
LA LETTURA LINEARE DEL BOOK
Ma cosa significa esattamente “lettura lineare”? Il book è una maschera informativa che visualizza in tempo reale la distribuzione della domanda e dell’offerta sui 3 livelli più prossimi al prezzo di scambio attuale: leggere lo strumento in modo lineare significa attribuire una valenza direttamente proporzionale a questa domanda ed a questa offerta, deducendo la futura direzione della quota dall’equilibrio di questi due fattori.
Vi chiedo: quante volte vi è capitato di affidarvi ad un grosso supporto in lay, formato da diverse centinaia di pezzi e poi vederlo svanire in attimi, come se fosse fatto cartapesta?
Ed ancora. Quante volte avete notato un prezzo back che, nonostante presentasse tutti i livelli di quota estremamente carichi(domanda elevata) ed il lay praticamente vuoto (offerta scarsa), invece di schizzare verso il basso come logica farebbe supporre, rimaneva inspiegabilmente immobile, ed in alcuni casi addirittura saliva..???
Eppure concettualmente tale metodo di analisi non fa una piega, anche perchè è risaputo che il prezzo è determinato dall’incrocio della domanda con l’offerta: il difetto risiede proprio in una disattenta lettura della famosa legge macroeconomica cosi come avviene per le quotazioni borsistiche da parte dello scalper classico.
Ciò che in ultima istanza fa muovere i prezzi non sono gli ordini posizionati sui vari livelli ma piuttosto quelli che incrociano il prezzo (della domanda e dell’offerta).
Se infatti nessuno avesse la facoltà di incrociare (ovvero di comprare direttamente dalle proposte lay o di vendere direttamente sul dback), dopo un po’ di tempo ci ritroveremo con un book estremamente carico (migliaia di abbinate accumulate sui vari livelli) , ma senza alcuna oscillazione di prezzo : il titolo in questione sarebbe destinato ad un’eterna immobilità.
Purtroppo, per quanto gli incroci siano importanti occorre tener presente che:
1. Molti degli incroci sono spesso finti: chiunque può posizionarsi con un grosso ordine sulla lettera e poi defilarsi in prossimità dell'esecuzione dando cosi l'illusione di un abbinamento che non cè stato (è questa l'importanza principe del controllo dei volumi)
2. Affermare che il prezzo è meccanicamente ed in ultima istanza determinato dagli incroci, non significa affermare che è chi incrocia che sa già dove andrà il mercato.
3. La maggior parte dei trader incrocia, e ciò di fatto rende inverosimile riuscire a riconoscere se un determinato incrocio e ad opera di una mano forte (anche book o grosso giocatore) o da un numero sostanzioso di giocatori con stake bassi…
L’unico momento in cui l’incrocio ci fornisce un’indica zione univoca è quando si verifica il cosiddetto movimento finale reale, ovvero quando esce da una fase di congestione (che nascondeva accumulazione o distribuzione) con un movimento esplosivo (le mani forti avendo esaurito le necessità cumulative o distributive lasciano andare il prezzo nella direzione a loro favorevole, catalizzando ulteriori acquisti , non più però posizionandosi con grossi ordini, ma incrociando loro stessi i livelli).
Nessun commento:
Posta un commento