venerdì 20 gennaio 2012

Tutti pronti si parte: la giornata di trading


La giornata del Betting Trader ha inizio qualche ora prima dell'inizio dell' evento da seguire.
Le prime operazioni del giorno corrispondono all' attivazione della postazione di lavoro, spulciare i vari siti di comparazione quote per una "infarinatura generale", accedere al proprio od ai propri book on-line utilizzando tutte le finestre necessarie a reperire i primi dati relativi alla giornata.
Contemporaneamente è bene ascoltare le news che precedono l'avvenimento.

Il momento più critico per il trader è quello del pre-gara. Prima dell' avvenimento è normale che passi di mano il 30-40 % dei movimenti dell'intera gara. Questo avviene perchè tutti i trader fanno bene i propri "compiti a casa". Effettuare le proprie analisi, sentite le ultime news, comparate le quote offerte dai vari book, individuati i primi segnali, ascoltate le chat dei vari newsgroups siamo pronti a predisporre il nostro "piano di attacco".

Rigorosamente occorre SCRIVERE il piano di attacco (per non cedere al nostro pseudo-intuito e,) per avere il riscontro al nostro operato a "bocce ferme". Seguendo il Money-management e prefissato i nostri "paletti" (stop profit e stop loss) si è pronti ad "iniziare le danze".
La soddisfazione di una posizione chiusa in brevissimo tempo con il guadagno di qualche centinaio di Euro, rafforza costantemente la nostra l'autostima. Non operate se non siete più che lucidi e razionali: se siete stanchi, se avete problemi di salute o il vostro umore non è dei migliori, lasciate stare, spegnete computer e televisione e prendetevi un giorno di riposo. L'attività del trader esige il massimo della concentrazione: credere in se stessi è fondamentale, il fattore psicologico è l'elemento che domina i "movimenti e gli interventi", specialmente nei periodi di altissima
"volatilità" e nelle giornate in cui tutto sembra crollarvi addosso.

Con l'avvicinarsi della fine della gara la tensione aumenta. Si scontrano gli umori di chi perdendo cerca un disperato "rientro" magari lasciandoci "qualcosina" con i più fortunati invece che stanno cercando di ottenere il massimo dalle loro intuizioni e tutto nella concitazione degli ultimi minuti... (sarebbe da evitare tutto questo bailame...) Una domanda su tutte: Abbiamo fatto bene i compiti?? Fermi...lì !!! Ora è tardi!

La stessa domanda dobbiamo farcela a "bocce ferme": finita l'evento è ora di riepilogare e analizzare l'attività svolta.
Terminata la tensione dell' on-line è possibile approfondire il proprio operato; aggiornare i propri bilanci e preparare il money-management per le successive operazioni.

Lo Scalper
Quello che distingue il trader tradizionale dallo scalper è principalmente il numero delle operazioni. Il termine scalper non deve mai essere interpretato con significato denigratorio. Il trasferimento da un punter ad un altro di piccolissimi spread o frazioni centesimali del singolo valore di una quota, moltiplicato per i grandi numeri, genera tuttavia somme ingenti.
L'attività di scalper non può essere svolta dal trader che non disponga di sofisticati strumenti operativi. Diventa in questa "specializzazione" importante l'analisi del offerte fatte dal Betting Exchange, i volumi passati di mano e le cifre presenti... Tale attività consiste nello sfruttare le piccolissime differenze di prezzo tra Back e Lay, inserendo le proprie offerte di acquisto e vendita in modo fulmineo e in modo di cogliere in contropiede i "grossi volumi" presenti in un determinato livello delle "Offerte di quote" (per chi viene da esperienze borsistiche il cosiddetto Book, ma non voglio adoperare questa parola per non confondere chi è meno avvezzo e si potrebbe addirittura confondere con i "cari" bookmakers....!!).

Anche nel betting trading assume la sua importanza l'analisi dei volumi presenti e la corretta comprensione di questi dati porta addirittura alla individuazione della repentina inversione di un trend o all'ulteriore rafforzamento di esso.

Alcuni suggerimenti finali
Mentre vi rimando ai prossimi interventi per le formule operative e per alcuni esempi pratici chiudo questa "introduzione" con alcuni suggerimenti.
E' d'obbligo ricordare che l'esperienza è una componente fondamentale del trader. Le conoscenze operative si acquisiscono solitamente attraverso l'esame e la correzione dei propri errori. E' lecito ritenere che, soprattutto all'inizio, il novello trader commetta spesso vari errori di "impostazione". Non bisogna temere di accusare delle perdite: è necessario avere il coraggio di riconoscerle, perchè parte dell'attivita del trading consiste proprio nel perdere denaro. La capacità dei
migliori trader stà nel riuscire a guadagnare molto più di quanto perdano. Questo non significa ridurre le perdite a zero, ma semplicemente limitarne la portata.

- NON OPERARE MAI SU EVENTI CON LIMITATO FLOTTANTE e con limitati volumi potreste trovarvi
con il"cerino acceso in mano" senza potervene liberare;

- Agite in modo indipendente e non lasciatevi influenzare dalla irrazionalità e dalla paura;

- Siate aggressivi e decisi, una volta presa la decisione non lasciatevi ingannare da repentini
ripensamenti;

- Uscite dalla posizione che ha raggiunto i vostri parametri di guadagno il più velocemente
possibile;

- Non affezionatevi ad una particolare "squadra o sportivo": nel mondo del trading i sentimenti
portano sempre a impostazioni operative errate, con conseguenze solitamente opposte a quanto
inizialmente prefissato;

E'stato più volte evidenziato in questo trattato che il Trader rappresenti una figura di Scommettitore di tipo assolutamente inedito. Lo scommettitore tradizionale opera perchè, in base alle proprie convinzioni, alle informazioni, ai rumor raccolti, ritiene che un determinato evento possa verificarsi. Il trader,invece, deve imporsi una rigida strategia di azione e seguirla.
Ciò significa che quando l'andamento di una bet non è conforme a quanto previsto egli deve stabilire stop loss rigidi e chiudere l'operazione anche in perdita. Il rischio di farsi tentare di mantenere la scommessa è forte così come la probabilità che il trend negativo venga confermato, con la conseguenza di accumulare perdite consistenti. Viceversa, una volta ottenuto il proprio target profit, si deve ad un certo punto uscire dal mercato senza farsi prendere dalla frenesia
del guadagno.

TUTTO QUESTO FA PARTE DEL NOSTRO "PIANO DI BATTAGLIA" CHE AVREMO CURA DI REDARRE PRIMA DI DARE INIZIO ALLA SCOMMESSA.

Consigli per gli "acquisti"
- Fate sempre un'attenta valutazione di quali siano i vostri obbiettivi temporali e di "investimento"
- Se non avete mai "tradato" iniziate con piccole somme. Vi farete le ossa senza rischiare
esageratamente
- Diversificate le giocate. Preparate il vostro piano di Money Management. "Mai" tutto il campitale
in una sola bet!!
- Non seguite i pronostici degli altri. Può succedere che in buona fede vi possa fornire delle
informazioni sbagliate.
- Non pensare che un "suggerimento" da un quotidiano o da un personaggio Tv debba essere
necessariamente affidabile.
- Selezionate sempre con molta attenzione le fonti delle vostre informative
- Non operare se avete dubbi sulla vostra Bet.
- Non comprare mai a "prescindere" ma analizzate le quote proposte
- Verificare sempre le prestazioni dei protagonisti della scommessa
- Fate sempre i compiti e avvaletevi degli strumenti che il Web mette a disposizione
- Qualora sospettate che ci sia qualcosa di poco chiaro rivolgetevi agli esperti, ai newsgroups, ai
forum.

In questo periodo si è assistito ad un vero e proprio "sbarco" nei Betting Ex. di speculatori che
cercano di manipolare la direzione delle quote automatizzando le operazioni con "boot" e applicazioni varie che permettono di piazzare la scommesse con "un click". Le trappole sono aumentate in modo esponenziale, in quanto tutti i "one clickers" saltano uno avanti all'altro creando grossi movimenti prima in un senso eppoi nell'altro.
La parte positiva di questa "medaglia" è che questi "Deep Pockets"con grosse disponibilita' finanziarie (letteralmente tasche profonde) ridurranno di certo le nostre possibilità di Gain ma ci recheranno in dono una "volatilità" che è caratteristica imprescindibile del nostro "operare".

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