I BOX
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che se un livello del book viene improvvisamente interessato da una proposta di grande entità è probabile che chi l’ha immessa tragga un beneficio, più o meno diretto, dalle oscillazioni che tale ordine può potenzialmente causare per il solo fatto di essere stato collocato su tale livello.
I BoxAbbiamo anche visto come questo sistema sia spesso utilizzato dai grossi operatori per accumulare o distribuire senza influenzare momentaneamente il prezzo: se però le quantità da dover smaltire sono eccessivamente elevate rispetto alla media delle quantità contenute nei singoli livelli, i grossi investitori saranno costretti ad istituire strategie più complesse, che garantiscano una maggiore efficienza nel fornire controparti.
Tali configurazioni, proprio per la loro capacità di bloccare la quota entro un ambito di oscillazione predefinito, vengono denominate Box.
Di seguito una classificazione in base allo scopo che si prefiggono:
-Box di accumulazione: configurazioni volte a "trattenere la quota" in un limite di oscillazione e che permettono di comprare grossi quantitativi senza provocare la salita repentina delle quotazioni.
-Box range di distribuzione: simili alle precedenti ma con l’obiettivo di vendere grossi quantitativi senza provocare eccessivi ribassi.
-Box speculativi: configurazioni che hanno il semplice scopo di permettere l’ingresso e l’uscita con grosse quantità all’interno dello stesso ambito di oscillazione.
Queste tre categorie consentono di improntare un’operatività basata sui punti di inversione costituiti principalmente dagli stessi estremi di questi box. L’identificazione dei box sarà attuata principalmente tramite l’ausilio di grafici lineari o a 1 minuto (è importante poter visualizzare esattamente gli estremi)
L’utilizzo del book, e della lettura dinamica dello stesso, può essere di grande supporto nell’identificazione e nella verifica di queste particolari configurazioni (essendo esse istituite dagli "grossi investitori" proprio per accumulare e distribuire) ma non risulta il più delle volte è indispensabile, se l’analisi grafica viene fatta correttamente.
La determinazione dei box, ovviamente, potrà avvenire solo dopo che il titolo abbia effettuato ameno un’escursione completa tra i due estremi ed una rispettiva inversione su ciascuno di essi: anche se una successiva conferma (un’ulteriore inversione) spesso risulta necessaria per essere sicuri di aver individuato gli estremi esatti, si badi bene a non attendere troppo nel prendere posizione, in quanto solitamente la quotazione oscilla in modo abbastanza pulito dalle 3 alle 6 volte prima di fuoriuscire dal box o comunque di iniziare un movimento disordinato.
Se il box in questione appartiene al 1° o al 2° tipo (di accumulazione o di distribuzione) è molto facile che nella stessa seduta torni più volte all’interno del range, rendendo il suo sfruttamento operativo estremamente facile da parte dello scalper (visto che dispone graficamente già degli estremi ).
Questo significa che lo scalper neofita non dovrà preoccuparsi eccessivamente di identificare e conseguentemente sfruttare un box sin dalla sua formazione: piuttosto sarà concentrato a cercare sui grafici, anche dei minuti passati (massimo 3), dei trading range con prerogative dei box, così da essere già pronto a sfruttarli se la quotazione vi rimarrà nuovamente intrappolata.
II modo più semplice in cui uno scalper può sfruttare un box è abbastanza ovvio: si aspetterà che la quotazione si approssimi a uno dei due estremi e quindi si aprirà una posizione contraria per sfruttare il movimento seguente
l'ordine non andrà però posizionato sullo stesso estremo, spesso carico di pezzi, ma sul livello contigui (precedenti).
SFRUTTAMENTO DEI BOX
Ovviamente più vicino all’estremo si riesce ad entrare, e maggiore sarà il profitto potenziale: inoltre siccome lo stop va posizionato esattamente sull’estremo stesso (o al massimo sul livello successivo), aprire una posizione troppo distante da quest’ultimo significa dover accettare uno stop maggiore.
Solitamente i box hanno un’escursione che oscilla tra un minimo di quatto tick ad un massimo di 7 nel caso di configurazioni semplici,
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che se un livello del book viene improvvisamente interessato da una proposta di grande entità è probabile che chi l’ha immessa tragga un beneficio, più o meno diretto, dalle oscillazioni che tale ordine può potenzialmente causare per il solo fatto di essere stato collocato su tale livello.
I BoxAbbiamo anche visto come questo sistema sia spesso utilizzato dai grossi operatori per accumulare o distribuire senza influenzare momentaneamente il prezzo: se però le quantità da dover smaltire sono eccessivamente elevate rispetto alla media delle quantità contenute nei singoli livelli, i grossi investitori saranno costretti ad istituire strategie più complesse, che garantiscano una maggiore efficienza nel fornire controparti.
Tali configurazioni, proprio per la loro capacità di bloccare la quota entro un ambito di oscillazione predefinito, vengono denominate Box.
Di seguito una classificazione in base allo scopo che si prefiggono:
-Box di accumulazione: configurazioni volte a "trattenere la quota" in un limite di oscillazione e che permettono di comprare grossi quantitativi senza provocare la salita repentina delle quotazioni.
-Box range di distribuzione: simili alle precedenti ma con l’obiettivo di vendere grossi quantitativi senza provocare eccessivi ribassi.
-Box speculativi: configurazioni che hanno il semplice scopo di permettere l’ingresso e l’uscita con grosse quantità all’interno dello stesso ambito di oscillazione.
Queste tre categorie consentono di improntare un’operatività basata sui punti di inversione costituiti principalmente dagli stessi estremi di questi box. L’identificazione dei box sarà attuata principalmente tramite l’ausilio di grafici lineari o a 1 minuto (è importante poter visualizzare esattamente gli estremi)
L’utilizzo del book, e della lettura dinamica dello stesso, può essere di grande supporto nell’identificazione e nella verifica di queste particolari configurazioni (essendo esse istituite dagli "grossi investitori" proprio per accumulare e distribuire) ma non risulta il più delle volte è indispensabile, se l’analisi grafica viene fatta correttamente.
La determinazione dei box, ovviamente, potrà avvenire solo dopo che il titolo abbia effettuato ameno un’escursione completa tra i due estremi ed una rispettiva inversione su ciascuno di essi: anche se una successiva conferma (un’ulteriore inversione) spesso risulta necessaria per essere sicuri di aver individuato gli estremi esatti, si badi bene a non attendere troppo nel prendere posizione, in quanto solitamente la quotazione oscilla in modo abbastanza pulito dalle 3 alle 6 volte prima di fuoriuscire dal box o comunque di iniziare un movimento disordinato.
Se il box in questione appartiene al 1° o al 2° tipo (di accumulazione o di distribuzione) è molto facile che nella stessa seduta torni più volte all’interno del range, rendendo il suo sfruttamento operativo estremamente facile da parte dello scalper (visto che dispone graficamente già degli estremi ).
Questo significa che lo scalper neofita non dovrà preoccuparsi eccessivamente di identificare e conseguentemente sfruttare un box sin dalla sua formazione: piuttosto sarà concentrato a cercare sui grafici, anche dei minuti passati (massimo 3), dei trading range con prerogative dei box, così da essere già pronto a sfruttarli se la quotazione vi rimarrà nuovamente intrappolata.
II modo più semplice in cui uno scalper può sfruttare un box è abbastanza ovvio: si aspetterà che la quotazione si approssimi a uno dei due estremi e quindi si aprirà una posizione contraria per sfruttare il movimento seguente
l'ordine non andrà però posizionato sullo stesso estremo, spesso carico di pezzi, ma sul livello contigui (precedenti).
SFRUTTAMENTO DEI BOX
Ovviamente più vicino all’estremo si riesce ad entrare, e maggiore sarà il profitto potenziale: inoltre siccome lo stop va posizionato esattamente sull’estremo stesso (o al massimo sul livello successivo), aprire una posizione troppo distante da quest’ultimo significa dover accettare uno stop maggiore.
Solitamente i box hanno un’escursione che oscilla tra un minimo di quatto tick ad un massimo di 7 nel caso di configurazioni semplici,
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