martedì 17 gennaio 2012

Le "Branchie" del Betting


Come abbiamo già indicato nei capitoli precedenti il primo passo è l'individuazione della propria collocazione nell'arena del betting (varie sono le "branchie" del betting ad esempio le surebets, il trading, lo scalping, le valuebets ecc) e sulla base delle proprie caratteristiche personali, in seguito vengono la determinazione del proprio metodo, la scelta tra operatività discrezionale e/o betting sistematico, la determinazione dei eventi su cui operare, la determinazione dei timeframe su cui operare.
Ovviamente queste determinazioni  verranno raggiunte tramite la ricerca attraverso la pratica, la simulazione, il trial & error e la sperimentazione di diversi metodi di betting.
Analizzeremo le varie “sfaccettature del betting” magari soffermandoci su quelle che ho maggiormente approfondito in questi anni proprio per portarVi la “mia esperienza” ma tenterò di rimanere obiettivo nella trattazione per non influenzare la vostra scelta primaria che dovrà indirizzarvi nella branchia del betting a voi più congeniale.    



BETTING TRADING
Con la nascita del Betting Exchange sta facendo capolino un nuovo modo di interpretare il betting, ovvero quello del trading.
Fare trading in due parole significa scambiarsi quote, cercando di compare a prezzo basso per rivendere ad un prezzo maggiore.
Prima di esaminare nel dettaglio cosa significhi fare trading, come effettivamente si operi e quali siano gli accorgimenti da adottare, è opportuno sottolineare che questo metodo di gioco, seppure molto spesso assicura la vincita alla stessa stregua di una Sure Bet, è altresì vero che può portare a grosse perdite. E’ infatti un procedimento molto rischioso che solo chi si sente padrone di notizie, di dinamiche del gioco e di valutazione di quote può permettersi di portare a termine.

to trade = commerciare, quindi vendere e comprare.

Si può prima comprare (puntare) e poi vendere (bancare) o anche viceversa ovviamente ...

Fare trading con le quote, significa fare compra/vendita delle stesse.

Esempio: punto 100 sulla Juve a 2.10 dopo un pò ..ne banco 105 a 2.00 se la Juve vince, +110 -105 = + 5 se non vince -100 +105 = +5 ovviamente, se non sei un book, devi usare gli exchanges ..e calcolare bene le tasse se le scommesse sono fatte su siti diversi.


Come funziona?

Se tu piazzi una scommessa con un bookmaker sei un cliente passivo: non puoi infatti dire al bookmaker che vuoi quote piu' alte su un evento. Il book offre le sue quote e spetta a te decidere se puntarci o no. Presso uno scambio scommesse, avviene piu' o meno lo stesso: persone agiscono come bookmakers, presentando le loro quote, e tu puoi decidere se accettarle o meno.
Lo scambio di scommesse ha spesso un software che permette di confrontare tutte le offerte di "lay" con quelle di "back", ed automaticamente mette in ordine gli ordini.

Per esempio: vuoi giocare sulla vittoria in casa della Juventus col Lecce, ma le uniche quote offerte sono 1.40 e 1.35. Tu vuoi almeno 1.55 per giocare. Di conseguenza inserisci la tua richiesta nel database(insieme all'importo desiderato), e se qualcuno piu' tardi ha offerto quella quota, allora la scommessa viene depositata.


"BACK: PUNTA"

Qualcuno offre 1.60 per la vittoria dell'Milan in casa sull'Ascoli per un massimo di 100€. Tu decidi di prendere l'offerta
("back"). Da li la procedura è semplice, cosi' come si fa con i bookmakers. Clicca su un match, immetti l'importo che vuoi
giocare, e la scommessa è attiva. Se vinci devi pagare una commissione del 5%.

Altro esempio: vuoi giocare il Milan ad 1.60 per 100€.
Le quote in offerta sono di 1.50 e minori. Se qualcuno si presenta
con una offerta di 1.60 ma con un limite di 50€, allora tu scommetti 50€, ed il resto dei tuoi 50€ rimangono in attesa
per altri che vogliono offrire 1.60.

"LAY: BANCA"

Hai analizzato il match Parma-Sampdoria, e hai deciso che il Parma non possa vincere questa partita. Sei disposto ad offrire quote di 2.00 sul Parma per un totale di 200€. Nota che se il Parma vincesse tu perderesti 200€...

Ora che hai un'offerta sullo scambio scommesse. Se vedi che qualcuno ha piazzato un ordine di "back" su Parma-Samp per la quota di 2.15, con 50€ sul Parma, allora puoi considerare le tue opzioni. Puoi decidere se bancare l'offerta di 2.15 oppure lasciare perdere. Quando usi "lay" sei tu il bookmaker.

Bancare in pratica in un betting exchange non significa altro che giocare l'esatto contrario di quello che si banca! Bancare il segno 1(evento che non si deve verificare!!) di una partita non significa altro che giocare esattamente il pronostico x2 della stessa partita!!(spero sia abbastanza semplice da comprendere!!)

Senza dubbio le nuove tecnologie hanno rivoluzionato la natura dei tradizionali mercati di scommesse. I pionieri della rivoluzione sono stati i betting exchange; sistemi che facilitano le scommesse persona a persona, pemettendo ai trader di giocare e bancare su una vasta scelta di mercati, rimuovendo allo stesso tempo i margini del bookmaker.

Betfair e’ il leader dei betting exchange, con una percentuale dell’89% di divisione del mercato. Formatosi da una fusione con il suo originario rivale Flutter nel Dicembre 2001, Betfair vanta un alto livello di liquidita’ su diversi mercati, ed un ottimo servizio assistenza clienti.

La robustezza del modello betfair e’ dimostrata dal fatto che la compagnia continui ad aumentare il suo profitto mese per mese, nonostante nuovi exchange nascano giorno dopo giorno offrendo sempre piu’ competitivi livelli di commissione.

Quando si confrontano gli exchange e’ pratica comune analizzare la liquidita’. Questa puo’ venire misurata in termini di volume (l’importo di puntate in offerta), ampiezza (lo scarto fra il punto ed il banco) e disponibilita’ di scommesse in offerta.

In poche parole, i betting exchange richiedono liquidita’ per soppravvivere. La ricerca di liquidita’ si e’ mostrata un problema per alcuni exchange e per questo alcuni sono costretti, per sopravvivere, ad offrire un livello di commissione inferiore. Recentemente SportingOptions ha dichiarato bancarotta, lanciando preoccupanti segnali per gli exchange minori.
Betfair ed altri exchange hanno lanciato un programma di recupero crediti a favore dei creditori di Sportingoptions.

Oltre Betfair sono da annotare tra i maggiori bet exchange anche Betdaq e Parbet. Sicurezza nei pagamenti e velocità nell'accredito delle vincite ne fanno una scelta indispensabile per chi gioca online. Su Betfair le vincite ti vengono accreditate pochi minuti dopo la chiusura dell'evento, anche di notte! Cerchi quote piu' alte e vuoi giocare solo singole? Allora non perdere altro tempo...

Quali sono quindi i valori aggiunti di un exchange rispetto ad un tradizionale bookmaker?

- Trasparenza nei mercati: a tutti i giocatori vengono fornite le stesse informazioni sui mercati
- Costi limitati: i costi delle transazioni per i trader sono limitati. Le quote sono del 20% migliori rispettto a quelle offerte da un bookmaker.
- Verieta’ di scommesse: oltre ad avere vari mercati sui quali operare, gli utenti possono scegliere se puntare o bancare, giocare dal vivo, sugli antepost…tutto questo e’ molto piu’ intrigante
rispetto alla rigidita’ di un tradizionale bookmaker.
- Percezione: gli scommettitori non gradiscono generalmente la presenza di un bookmaker e la possibilita’ di scommettere senza un bookmaker e’ particolarmente gradita.

Trade: si fa trading quando si trova una quota giudicata "fuori mercato",ovvero una quota alla punta rivolgerà i propri risparmi. Questo è possibile nel ormai citatissimo "early market"(mercato di primo mattino),cioè all'apertura del gioco quelli che invece di trastullarsi con la tastiera (come spesso faccio io) vanno a "vedere" se ci sono buone offerte.

Accertato che esse ci siano "mettono i danè".  Dopodichè hanno un pò di giorni di tempo per vedere se l'intuizione corrisponde alle proprie aspettative. Se l'intuizione è giusta possono,a piacere, "andare dritto",cioè l'ho giocata me la tengo;oppure decidere se:tutto o in parte rivendere la giocata stessa(ecco il trade).

Ci sono diversi modi di fare Trading ...

1)prendi le quote in apertura 'early prices' che ti sembrano grasse, magari già il Lunedi o anche la Domenica sera, e poi, se hai operato bene, rivendi più basso e decidi cosa fare ..se tenere qualcosa e quindi rischiare un pò ma a quota favolosa, oppure intascare un utile garantito e andare al cinema o al corso di Salsa e Merengue con la moglie del mio barbiere.


2)Operi come se la partita fosse un titolo di borsa ..valuti 'il book', se c'è liquidità, e poi piazzi le tue offerte a banco o a punta e tenti di realizzare il giochino di cui sopra. Ovviamente ...il rischio di rimanere col fiammifero in mano c'è ...

3)Fare trading nel live, cosa uguale alla precedente con la differenza che però l'evento su cui operi è in pieno svolgimento personalmente ritengo questo un trading "ad alto rischio" perché basta un break, un controbreak, un espulsione, un rigore e tutte le strategie vengono "stravolte" ma non perché "ci siamo messi davvero nel posto giusto..."

Il problema fondamentale che fa del trading uno strumento rischioso è proprio la quantità del capitale da investire. Trattandosi, come nel caso della Sure Bet, di rendimenti sicuri ma di pochi punti percentuali, occorre infatti l’iniziale esborso di una notevole cifra, per rendere apprezzabile il guadagno.

I “filosofi” della scommessa affermano che una partita di calcio non dura 90 minuti ma una settimana, cioè il tempo che intercorre tra l’uscita delle quote e la fine dell’evento. 

Fare Trading è davvero molto simile alla compravendita in Borsa … si acquistano titoli, in questo caso quote, ritenendo che nel tempo il loro valore aumenti per ottenere un utile rivendendo questi titoli.

Molti di voi ricorderanno un non-lontano Manchester United vs Juventus di Champions League. Quella settimana all’uscita delle quote la Juventus era giocabile a 2,7 (le quote sono puramente indicative...) Poi a poco a poco molti bianconeri contrassero l’influenza. Mentre di giorno in giorno aumentava il numero di influenzati, a mano a mano la quota saliva fino
a ad arrivare a 6,00.

Un “trader” avrebbe bancato la Juventus all’apertura a 2,7 circa, avrebbe poi acquistato la vittoria della Juventus all’ultimo minuto a 6,00, ottenendo, indipendentemente dall’esito dell’evento, un guadagno sicuro.

Molti giocatori nel fare trading sul calcio sfruttano anche il live betting. Il loro metodo consiste nel bancare una favorita prima dell’inizio dell’evento a quote basse (1,2 /1,3) sperando che questa favorita non segni nei primi minuti. Naturalmente, se il gol tarda ad arrivare, nei live betting la quota si alza di minuto in minuto. Mantenendo il sangue freddo si può riuscire a comprare la favorita ad una quota più alta della bancata, ottenendo un guadagno certo.

- Gli strumenti del trader

Un buon trader non guarda solo le quote, ma anche e soprattutto i volumi. I siti di Betting exchange mettono a disposizione dei giocatori un grafico che riporta l’andamento di volumi e quote nel tempo. L’analisi attenta di questo grafico e soprattutto, in analogia alla Borsa, dei volumi che accompagnano le variazioni di quota è possibile stimare il trend ella quota stessa.

Il bagaglio fondamentale del trader è comunque l’informazione.

Prima dell’inizio dell’evento, infatti, le quote variano a seguito di notizie e rumors di carattere anche non strettamente tecnico. Se fate trading e avete fonti di informazione,o avete comunque modo di venire a conoscenza di notizie prima dell’apprendimento di tali notizie da parte della punta dei giocatori, allora siete a cavallo, avrete ottime possibilità di spuntarla anticipando i movimenti della punta.

Personalmente questo tipo di giocata non incontra le mie simpatie e sarebbe opportuno che il giocatore poco esperto,con poco tempo a disposizione, o impossibilitato a mettere in conto gravi perdite sarebbe opportuno evitasse.

I problemi che sorgono infatti sono i seguenti:

- Come detto, occorre un esborso iniziale notevole per rendere significativi i punti percentuali di guadagno. In questo caso, a differenza della sure bet, le quote sulle quali giocare non sono disponibili in contemporanea ma si fa affidamento in una variazione nel tempo.

Ora, se questa variazione non arrivasse, o peggio, fosse nella direzione opposta, il rischio di scottarsi sarebbe davvero elevato.

- Anche qui, come detto più volte prima, occorre mettere in conto eventuali commissioni e ricordarsi di depurare la quota dalle commissioni per evitare brutte sorprese.

-Avere canali di informazione privilegiati non è facile; nell’era di internet poi è anche difficile distinguere la “dritta” dalla “bufala”.

E' sbagliato pensare che basti aprire il conto su exchange con mercati molto liquidi per "guadagnare non poco". Le tecniche di trading sono numerose, diverse e possono sicuramente portare a buoni risultati, per fare trading ed ottenere risultati interessanti serve proprio tanto tempo a disposizione e notevole disciplina.

C'è che dice che quando lo spread fra le due quote (back, lay) è più elevato c'è maggiore possibilità di guadagno (ma, anche di rimanere col cerino in mano). Spread maggiori si trovano su exchanges diversi da BF. C'è anche chi, ma sono pochissimi privilegiati, può operare su più Exchanges ...ma occorre avere una tassa bassissima ..e questa si ottiene solo con trattativa privata muovendo enormi cifre.

Quello che posso dirvi è che ognuno ha il suo modo di essere "trader", cercare di capire come 'il mercato' si orienta non è una operazione particolarmente "semplice", ed in specialmodo se non si è esperti.

Per avere un minimo di chance, oltre al temperamento giusto, ci vuole disciplina! Non ha senso cercare di bancare 100 a 2.10 per poi giocare 95 a 2.20 (e intascare 4 o 5 Euro);e poi, se si sbaglia la prima operazione: ad esempio banco 100 a 2.10 ma poi la quota scende a 2, andare in corsa con 110 di scopertura su una "bancata" probabilmente sbagliata, in caso di sconfitta poi ci "costringerebbe" a "tentare" 20 colpi di 'trading' per rientrare! Questo spesso è un grave
ostacolo psicologico. Poi è dura mantenersi  freddi e fare le cose giuste.

Ultima: alcuni vincono, è vero. Ma molti perdono !! Ci vuole molto realismo e chiedersi perché proprio noi dovremmo essere nel gruppo di testa. I "soldi" non crescono sulle piante!!

Nessun commento: