Tassazione sulle vincite all’estero: la sentenza della CTP di Gorizia fa ben sperare i players italiani!
Vincite all'estero non tassabili?
Il problema è che secondo la legislazione comunitaria non è possibile tassare una tipologia di reddito conseguito in un qualunque Stato dell’UE che, se percepito all’interno del proprio Stato, non sarebbe stato soggetto ad imposizione. Le vincite ottenute nei casinò italiani sono già tassate alla fonte, direttamente dalla sala da gioco, che applica la così detta Isi (Imposta sugli spettacoli), la qual cosa significa che in Italia non formano oggetto d’imposizione diretta a carico del contribuente.
Questo vuol dire che l’interpretazione dall’art. 67 del TUIR è in contrasto con la normativa comunitaria? Secondo Commissione Tributaria Provinciale di Gorizia sì, dal momento che in questo modo si sottoporrebbe il contribuente ad una doppia tassazione, violando il principio della tax equity. La sentenza, emessa l’11 ottobre del 2011 e solo da pochi giorni pubblicata integralmente, accoglie il ricorso di un giocatore italiano al quale l’Agenzia delle Entrate aveva contestato vincite non dichiarate, per un totale di oltre 700mila euro, realizzate presso il Casinò Perla di Nova Gorica tra il 2004 e il 2006.
Forse questa sentenza non risolve immediatamente l’annosa disputa tra fisco e giocatori, ma segna un passo decisivo verso la risoluzione di quella che sembra a tutti gli effetti una vera e propria persecuzione. Giocatori italiani incrociate le dita: pensavamo di essere drawing dead, ma ci rimane sempre la speranza di una bella sculacchiata al river!